Capitale europea della cultura

La Capitale europea della cultura (CEC) è l'iniziativa culturale di maggior rilievo dell'UE. Titolo assegnato a più di 60 città dal 1985, tra cui Atene, Liverpool, Istanbul, Firenze, Amsterdam, Linz, Breslavia e molte altre, ancora estremamente popolare. Ogni anno il titolo viene assegnato a due città europee di diversi Paesi, che diventano così i fulcri dell'azione e della collaborazione culturale europea.

2025: Una città slovena e una tedesca diventeranno Capitale europea della cultura.

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La CEC deve quindi essere vista come un trampolino di lancio per attività che:


- Valorizzano la diversità culturale del territorio europeo e danno a tutti libero accesso ai beni culturali comuni.
- Celebrano gli "ormeggi culturali" che forniscono un ancoraggio comune a tutti gli abitanti del territorio europeo.
- Rafforzano il senso di appartenenza dei cittadini europei.
- Promuovono l'integrazione della cultura nello sviluppo urbano.

La CEC offre l'opportunità di sviluppare il potenziale culturale della regione, aprendo al contempo spazi per:

- Rigenerare le città.
- Rafforzare la visibilità internazionale del candidato.
- Affinare, trasformare e valorizzare l'immagine della città da parte della popolazione.




Il processo stesso di candidatura innalza il livello di azione intersettoriale e interdisciplinare. Il conferimento del titolo pone la città sulla mappa dell'Europa in una luce molto diversa da quella in cui era vista prima di candidarsi ed ottenere il titolo (ad esempio, la città può ridefinire il proprio profilo e posizionarsi sui mercati internazionali per la propria offerta e identità culturale).

La CEC e tutto ciò che ne consegue rappresenta un cambiamento nella percezione della cultura, non solo come forma tradizionale di creazione e promozione dell'arte, ma come qualcosa che cambia il modo in cui ci comportiamo, di interazione per uno scopo comune.

Qual è il processo di selezione?

La CEC promuove la diversità culturale e sostiene il principio dell'accesso libero e democratico a tutte le forme di espressione artistica e culturale.  Il processo di candidatura è lungo ed estremamente impegnativo. Va oltre la selezione di infrastrutture ed eventi, è necessario creare un programma innovativo, diversificato e inclusivo basato su concetti significativamente connessi e strategie sostenibili per lo sviluppo urbano. Il programma CEC promuove una maggiore inclusione sociale e visibilità internazionale. Il successo della candidatura e del programma, presentato dalle città interessate 5 anni prima dell'assegnazione del titolo, viene valutato da una giuria internazionale.  

Le Capitali europee della cultura vengono designate formalmente quattro anni prima dell'inizio del loro mandato, poiché questo è il periodo di pianificazione e preparazione. 

Al termine di questo periodo, il Comitato internazionale decide se la città riceverà il premio Melina Merkouri dell’importo di 1,5 milioni di euro dal Fondo Europa Creativa.

Plovdiv (Bulgaria) e Matera (Italia) sono le Capitali europee della cultura di quest'anno, nei prossimi anni ad avere il titolo saranno:
2020 - Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda);
2021 - Timișoara (Romania), Elefsina (Grecia) e Novi Sad (Serbia, Stato membro candidato);
2022 - Kaunas (Lituania) ed Esch (Lussemburgo);

Nel 2025, Slovenia e Germania si aggiudicheranno il titolo di Capitale europea della cultura. 

Strategia culturale

Il 5 luglio 2019 i sindaci dei quattro comuni dell'Istria slovena hanno firmato una lettera d'intenti che segna l'inizio della loro candidatura congiunta a Capitale europea della cultura nel 2025. Le quattro città si candidano sotto il nome di Pirano-Pirano 4 Istria 2025 con il desiderio di promuovere congiuntamente le attività culturali come un'unica destinazione turistica culturale transfrontaliera di dimensione europea.

Il patrimonio marittimo dell'Istria è stato caratterizzato per decenni da un'apertura verso altre culture e la candidatura rappresenta un primo impegno per un'azione congiunta nel campo della cultura sulla base dei quattro principi orizzontali:

1. Il multiculturalismo è un valore fondamentale dei nostri Comuni e si basa sull'identità culturale, con enfasi sul patrimonio del luogo (materiale e immateriale).

2. L'educazione dei giovani e dei bambini, futuri fruitori di cultura e portatori di identità multiculturale, è di primaria importanza e deve essere integrata in tutte le forme di attività culturale dei comuni.

3. L'Istria slovena è uno spazio culturale unitario di conurbazione, un punto d'incontro di culture, in cui si alimenta in particolare l'identità slovena dell'Istria e quella italiana nell'area etnicamente mista.

4. La collaborazione culturale interistituzionale sostenibile e l’integrazione degli operatori dovrebbe contribuire a una maggiore qualità dei programmi e dei progetti.

Il progetto si concentra sullo sviluppo sostenibile del settore culturale ed economico, integrando in modo creativo il patrimonio transfrontaliero in un'unica offerta a beneficio della popolazione locale e dei visitatori.

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Pirano e le città partner si candidano con il nome di Pirano-Pirano 4 Istria 2025.

 Il numero 4 rappresenta le quattro città costiere e può anche significare "per" in inglese.

Il nome completo puo' quindi essere letto in inglese Piran-Pirano for Istria 2025. 



Le nostre convinzioni: NOI CREAIAMO LA COC, LA COC CREA NOI! 

1. Far conoscere il progetto alla popolazione locale e al "mondo esterno".

2.  Avere fiducia nel processo e credere nel cambiamento.

3.  Impegno in un progetto che ci cambierà.

L'obiettivo 

è quello di cambiare l'atteggiamento nei confronti della cultura e delle attività culturali nell'area transfrontaliera, poiché la cultura è sempre stata l'elemento unificante della nostra Istria multiculturale.

Crediamo ...

1.... che la candidatura alla CEC sia un processo strategico che ci porterà a una visione condivisa per creare un futuro basato sui valori.

2.... nel processo di creazione di una visione condivisa per una città sostenibile, competitiva e inclusiva.

3.... che la cultura e la creatività sono importanti motori per lo sviluppo urbano.

4.... nel ruolo centrale del patrimonio e della cultura come strumento per una cittadinanza attiva e impegnata.

5.... nel potere della creatività dei cittadini, sia quelli locali sia quelli che hanno adottato l'Istria come propria.

6.... nel potere di far rete e dei partenariati, siano essi locali, regionali, nazionali o internazionali.

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Come posso partecipare?

Il contributo di tutti è ben accetto e prezioso. Tutti i cittadini e le comunità locali che vivono e lavorano nella penisola istriana sono invitati a partecipare. Seguite il nostro sito internet e rispondete al questionario, prendete parte ai laboratori e contribuite allo sviluppo del nostro progetto comune. Abbiamo bisogno di idee, di energia e di un desiderio genuino di co-creare un ambiente di vita migliore.